martedì 30 agosto 2011

S ... SEDUZIONE





 l'arte dell'equilibrio 
tra la sessualità e la sensualità


   Per seduzione si intende il processo con cui una persona ne induce un'altra, deliberatamente, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale. Il termine deriva dal latino se-ducere e significa letteralmente "portar via", "condurre fuori dal retto cammino". Coerentemente con la sua etimologia, il termine può conservare una valenza negativa (tentare qualcuno a far qualcosa che non vorrebbe normalmente fare), ma viene anche usato in senso neutro o positivo (affascinare). 
  Ma cosa ci vuole per poter essere seducenti? 

   Per molti la seduzione è un potere che richiede vari componenti: non timidezza, sicurezza di sé, fascino, cultura, bellezza (non indispensabilmente fisica ma) nei modi di fare di sorprendere di porsi, ecc ... 

   
    La prima regola fondamentale è sapere che la seduzione è un comportamento e non un atteggiamento: cioè è un modo di essere che esce dall'intimo, non è un modo di farsi belli, perché una donna si può vestire e truccare in maniera sensuale, ma se lei non sa essere sensuale, se cammina come un gorilla, se parla volgare e cialtrona, la seduzione non verrà mai a gala perché non esiste. 

   Molte persone sprecano energie nel farsi belli ma non sanno poi essere intriganti e tanto meno affascinanti. Una donna bella ma per niente seduttiva e come un bel mobile ingombrante. Per un uomo una donna è bella se è seduttiva .... quante volte non ci è capitato di trovare una persona tutto sommato acqua e sapone, non bellissima, ma affascinante che ti coinvolge e ti fa sentire a nostro agio .... ecco questa è seduzione pura. 

   Non è la il colore del vestito, ma il modo in cui ti lo indossi, non è la firma della tua camicia ma come tu ti muovi dentro quella camicia, non sono la finezza delle mutande il potere della seduzione, ma la classe con la quale te le levi e le far cadere per terra ... 

La bellezza non esiste
è soggettiva

   
   
  La bellezza in sé non esiste, esiste ciò che è bello per me o per te o per lei, ecc ... ma ciò che è bello per me magari per te non lo è, a decidere quello che è bello non sono i nostri occhi ma il nostro cervello.

   Ovvio il cervello assimila la formazione ricevuta in base alla cultura in cui siamo cresciuti, per cui ci sono diversi modelli di bellezza. Una donna magra è bella in europa ma è brutta in Africa, una donna con le gambe pelose fa schifo in italia ma è attraente nelle filippine, una donna con il culo grandissimo è bellissima in Africa ma è orribile in Europa .... quindi è la società che spesso ci condiziona e ci impone dei parametri omologati di bellezza. Chi vive nel branco (persone senza personalità) seguono la massa, i modelli standard e la moda e fanno di tutto per assomigliarsi a tali modelli prefabbricatati dal mercato del consumo, ma a livello personale vale sempre il proverbio: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. 
    
   Sensualità e sessualità sono due parole che si assomigliano, spesso vengono confuse. 
La distinzione, invece, è importante anche se trascurata. 
   Sessualità e sensualità sono elementi complementari che non hanno un confine netto. Una riprova l'abbiamo dalle radici etimologica che, nonostante la somiglianza tra le parole, hanno origini diverse. 

   Sessualità viene da "sexus", dal latino "sectere o secare", che significa dividere. Il riferimento è alla distinzione tra i generi, maschile e femminile, e alla sua funzione: la riproduzione della specie. 
   Sensualità, invece, deriva da "sensus" e dal verbo "sentire", inteso come percezione degli stimoli da parte degli organi di senso. 

   La sessualità ha il suo centro nei genitali (attenzione, è qui dove nasce la confusione), tende a "con-penetrare" e si manifesta come "tensione" tra due persone, la tensione della conquista e della caccia, perché investe la nostra parte animale che è nella nostra natura umana, è finalizzata all'orgasmo e alla procreazione, per questo contiene anche elementi aggressivi, di affermazione del sé.

   La sensualità invece ha caratteristiche opposte: "avvolgente", rende disponibili e aperti, pronti ad accogliere l'altro, è un modo di essere mentre l'altra è un modo di fare. Pur preparando l'atto sessuale non sempre ha questo scopo, piuttosto amalgama, unisce, stabilisce compatibilità, crea confidenza e fiducia. però noi non siamo solo animali ecco perché la nostra sessualità non è solo GENITALITA', non è solo questione di accoppiarci e unire i genitali, la nostra sessualità umana va  oltre, è impregnata di sensualità, per questo il sesso in noi non è un fenomeno esclusivo soltanto per procreare; qui la chiesa cattolica ha preso un grande abbaglio fino ai nostri giorni, considerando l'atto sessuale persino peccaminoso al di fuori dello scopo di generare, per i padri della chiesa (sant'Agostino e San Girolamo) il sesso era un male necessario per la conservazione della specie, non hanno capito che gli essere umano con il sesso si trasmettono non solo ormoni semi e cromosomi, ma anche e sopratutto SENTIMENTI (come la sicurezza, l'apprezzamento, la certezza, la stima, la bontà stessa del piacere, ecc...) ragione per cui il sesso al di fuori della procreazione (quindi anche al di fuori del matrimonio) non è per nulla peccato, anzi è arricchimento della vita umana. 

   Era ovvio che una religione priva di SENSUALITÀ non potesse mai capire fino in fondo la SESSUALITÀ umana.  La sensualità è indispensabile per conoscere e colmare le differenze materiali e spirituali, ma anche a indirizzare gli stimoli presenti nel rapporto. La sessualità interviene quando questo processo è maturato incanalando il piacere verso la soddisfazione genitale. Però senza il peso traumatizzante del moralismo, è ovvio che l'essere umano potrebbe vivere la sua sessualità prettamente animale senza remore, senza sensi di colpa, senza traumi, perché lo sentirebbe come naturale, e non chiamerebbe per forza amore tutti i sentimenti umani che si indirizzano al sesso. 

   La repressione dei desideri sessuali, che ha caratterizzato la costruzione della società, oltre a colpevolizzare le relazioni sessuali improprie, ha finito anche col punire l'eccessiva propensione a comunicare attraverso i sensi. Per questo guardarsi intensamente negli occhi, toccare, odorare o addirittura gustare un'altra persona è molto difficile, viene sempre visto come un compromesso che deve essere finalizzato per forza (senza libertà) all'amore (e senza la libertà l'amore non arriverà poi mai e poi mai). 
   
   I limiti imposti dalla cultura sessuorepressiva hanno pesato anche sulla sensualità degli individui, togliendo un potenziale di contatto e scambio tra le persone ben più affidabile e attraente di quello basato sulle parole. Noi esseri umani siamo una sintesi tra animali ed angeli, ma non siamo nè l'uno nè l'altro, chi tende agli estremi della sua animalità diventa materialista volgare e maniaco, mentre chi tende agli estremi della sua spiritualità angelica diventa idealista moralista e fanatico devoto. La persona matura è quella che sa tenere in equilibrio sia la sua animalità sia la sua essenza angelica. 
   
   Con il progredire di una certa libertà nei costumi, oggi stiamo assistendo a una rivalutazione della sessualità e delle sue manifestazioni, ma se non si pone l'accento sull'elemento di mediazione offerto della sensualità il risultato che otterremo non ci soddisferà mai. Il fraintendimento tra i due termini è complice di questo stato confusionale di cose. 



   Oggi tutti vogliono conquistare più libertà, ma limitandosi all'aspetto sessuale donde scadono facilmente nella pura genitalità di cui il porno si fa bandiera pubblicitaria, rischiano di svuotare i rapporti del loro collante naturale, che sta proprio nel rivalutare la sensualità dove abbarbicano i veri valori umani.

   Senza questi valori  non si consente di creare sintonie e simpatie affettive ed effettive tra le persone. L'idea astratta della mente di una maggiore libertà sessuale, se manca la predisposizione dei sensi, rischia di risolversi in una falsa conquista e la trasgressione naturale e lecita diventa per forza una perversione contro natura ed illegale.

   Ripetiamolo dunque, La sessualità è finalizzata alla sopravvivenza della specie ed è
orientata alla genitalità che però negli essere umani deve fare spazio alla sensualità, perché questa coinvolge tutti i sensi, senza la sensualità vengono a mancare la sintonia e l'affettività tra le persone. Ma la sensualità è un sentimento che non per forza si deve identificare con l'amore altrimenti finiamo per rendere il sesso ermetico e frutto del solo amore (dello spirito) quando il sesso è anche un bisogno nettamente fisico e naturale che può manifestarsi senza sentimenti (ma non senza sensualità).

LA SEDUZIONE NON SEGUE LE REGOLE DELLA RAGIONE BENSì DELLA PASSIONE



Il problema però
è che una donna non proverà mai attrazione verso un uomo
che lei percepisce come "normale".
Ricorda, l'attrazione sessuale non segue schemi logici, una
donna non dice "Oh è un caro bravo ragazzo, onesto e leale,
credo proprio che perderò la testa per lui...
NO! ASSOLUTAMENTE NO!
Le donne dicono cose del tipo: "E' sexy... "C'è magia fra di
noi... "Non riesco a resistergli... ecc.

se una donna prova una forte
ATTRAZIONE nei tuoi confronti, tutto il resto ha poca
importanza: anche se sei più antipatico di Pappalardo, più
brutto di Barbablù e più povero di Pinocchio, ci penserà lei a
trovare una buona ragione per stare insieme a te! Anche se
non sei il suo tipo!

le donne, essendo creature emozionali, in realtà ciò che
desiderano non è l'uomo bello, ricco o famoso in sè, ciò che
veramente bramano le donne sono le emozioni che si provano
in presenza di un uomo bello, ricco e famoso!
Perciò, se tu riesci a suscitare in una donna queste emozioni,
lei si concederà a te anche se sei l'essere più indigente, abietto
e sfigato di questo pianeta!


Ora, se tu fossi una donna, chi sceglieresti per un'avventura
sentimentale? Un pallosissimo e prevedibile bravo ragazzo in
grado di darti solo e sempre la stessa sensazione e di
trasformare la tua vita in una routine, o un uomo avventuroso
e fuori dagli schemi, intrigante, imprevedibile, misterioso,
trasgressivo e disinibito?
Sicuramente sceglieresti il secondo!

L’ATTRAZIONE NON E’ UNA
SCELTA! Una donna non può scegliere da chi sentirsi attratta e
da chi no. L’attrazione è un interruttore che scatta indipendentemente
dalla volontà della donna e solo determinati atteggiamenti e
caratteristiche dell’uomo (tra cui il carisma) possono farlo
scattare… nient’altro!



Il nocciolo della questione è capire che, molte delle cose che tu
fai quando sei in presenza di una donna dalla quale sei
attratto, possono essere giudicate FASTIDIOSE da questa
donna mentre tu magari sei convinto del contrario!
Occorre capire che ogni tanto devi fare cose che sono al di
fuori del “politicamente corretto” se vuoi dare a una donna ciò
che lei REALMENTE desidera.

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