L ... LESBO
Amore tra donne (l'isola di Safo) L World
La mistica del mondo Lesbo
EVA ama EVA
(un mondo senza uomini, l'utopia maschilista lesbo).
Lesbo (in greco: Λέσβος) è un'isola greca situata nell'Egeo nordorientale, di fronte alle coste della penisola anatolica. Il capoluogo è Mitilene. È famosa per aver dato i natali, nel VII secolo a.C., alla poetessa Saffo che nei suoi versi esaltò la bellezza della femminilità e dell'eros tra donne, da cui il termine lesbismo.
L'isola delle donne..... spesso, come diceva una grande donna (Simone de Beauvoir) "una donna può dedicarsi all'amore di un'altra donna, perché l'uomo l'ha delusa, ma spesso l'ha delusa perché lei cercava in lui una comprensione femminile" cioè un uomo matura capace di immedesimarsi nella psiche della donna, per questo le donne comunque sia, anche etero, trovano sempre in un altra donna la sua più grande confidente ma anche per questa la sua più eterna rivale.
L'isola delle donne l'hanno quindi creato i maschi, con la loro arroganza, prepotenza, spirito di dominio e prevaricazione che ha per secoli segregato la donna ai margini della società in ogni ambito. Ecco perché oggi il più grande rischio e tentazione della donna emancipata è quella di andare all'altro estremo ed assomigliare pateticamente ad un maschio, perché la donna Lesbo viene tristemente dipinta come una che porta "i pantaloni" quindi maschilista.
Dal matriarcalismo la storia passò al patriarcalismo, gli estremi sono sempre viziati e nocivi. Il mondo fatto dall'uomo a misura dell'uomo e per l'uomo ormai è in agonia, le famiglia sono molto aperte, il ruolo del padre non è solo di portare cibo, ma oggi con la donna nel campo del lavoro, i ruoli si condividono (lui che fa la spesa, cambia i pannolini, stende i panni, ecc), la donna in molte civiltà (persino quella orientale) è sempre più autonoma ed indipendente. Era ovvio che la sua rivolta in certa della libertà di diritto che le aspettava, la portasse anche a commettere degli sbagli (come l'abbandono della maternità, il suo diventare libertina alla pari del maschilisti, e via dicendo), ma comunque, come avviene in ogni decentralizzazione sociale, un prezzo si deve pure pagare.
A primo acchito l'uomo è stato sempre incuriosito di sapere come è la vita sessuale delle lesbiche, perché infondo crede che la sua esclusione da maschio sia per lui incomprensibile, ecco il perché vorrebbe sempre capire meglio che cosa si danno tra loro che lui non può arrivare e per cui le loro lesbo ne facciano a meno dell'uomo.
le lesbiche e gay in generale non hanno una vita sessuale completamente diversa da quella degli eterosessuali: le stesse mosse di base e atti spesso entrano in gioco. Corteggiarsi, farsi desiderare, gelosie, baciare, leccare, accarezzare, sesso orale, masturbazione reciproca e giocare manuale, e la penetrazione sono gli elementi costitutivi di ciò che è talvolta chiamato "sesso alla vaniglia" o soft per distinguerlo da BDSM e le attività fetish-based o il hard.
La differenza non è l'atto sessuale, ma il sesso della persona con la quale questa viene eseguita. Sia una copia eterno che omosessuale ha di fronte un partner che non sempre desidera quello che tu vuoi, o non sempre conosce quello che tu puoi farli scoprire. Non ci sono cataloghi di comportamento sessuale, ogni persone è diversa, fa sesso in maniera personalissima ed unica rispetto agli altri, quindi ognuno di noi ha sempre qualcosa da dare agli altri e da ricevere dagli altri. Quindi così come le donne etero hanno i loro gusti, anche quelle lesbo: alcune adorano soltanto le carezze, i rapporti orali o anche la penetrazione, ma ci sono alcune che la penetrazione non la vogliono. Ad alcune piace i giocatoli, i vibratori, lo strap on, mentre ad altre questi giocatoli fa impressione e voglio solo il contatto del corpo della lingua e delle mani. Conosco tante donne bisex a cui non piace la donna lesbo maschile ma soltanto quella passiva e dolce.... i gusti sono infiniti come le persone che li gustano...
In fondo, anche se si dice che l'omosessualità è contro natura (persino innaturale da un punto di vista religioso), la natura ci dice il contrario: tutte le donne hanno un essenza di bisessualità o lesbismo. Innanzitutto la donna è stata considerata preda per il maschio, la cui dignità lui gliela ridà mettendole in braccio un bambino, in questo caso la donna di fronte ad un altra donna non si senta mai preda e riesce a conciliare l'autonomia della sua personalità di fronte al corpo che le appartiene. L'amore saffico non sono un modo di rifiutare la femminilità, anzi è la maniera più erotica di assumere un ruolo femminile nel sesso, senza sentirsi strumentalizzata o usata. So che la mia teoria è molto fuori tendenza , ma la tendenza della natura non è una moda, per me la natura della donna è bisessuale per essenza perché solo lei sa come capire ed apprezzare un'altra donna, tanto è vero che l'uomo adora spesso guardare le donne fare sesso, perché impara come si fa un approccio ad una donna e niente meglio che un'altra donna può farlo: lei sa e conosce il suo corpo e sa guardarsi e riportarsi a specchio su di un altra donna.
Le lesbiche non sono di diverso tipo, sono loro che ingenuamente si adeguano al modello etero: la donna maschio attiva e dominatrice e la donna passiva e femminile. E' pur vero che caratterialmente ci sono, come in ogni persona, lesbiche più maschiacci che imitano l'uomo e altre femminili che hanno paura dell'uomo. La protesta della lesbica comunque non può essere interpretata come un grido virile. Sempre la società ha prefabbricato modelli di donne casa e chiesa, di uomini orgogliosi della virilità, quindi anche di lesbiche tenere o rude ... sono tutti schemi superficiali, le persone vanno conosciute per quello che sono e basta.
Dobbiamo quindi ammettere (noi uomini) che una certe civiltà maschilista imbevuta della propria superiorità, ha creato nella donna una quasi innata avversione verso il mondo dell'uomo. Era però con naturale d'aspettarci che la donna prima o poi si ribellasse con tutto il suo dovere a non essere vista come un soggetto passivo o un oggetto a livello delle cose usa e getta, una condizione di servitù nei confronti dell'uomo, per cui oggi lei non sono non si assoggetta più a questo meccanismo ma rivendicando i suoi diritti trova in altre donne un alleanza anche sentimentale.
La mancanza quindi del Pene, non viene più recepito a livello freudiano come una castrazione anche sessuale, infatti siccome nell'era vittoriana l'uomo nella sua intelligenza dominatrice si identificava col pene, la donna allora non aveva cervello, non era ritenuta degna di istruzione, era normale che l'uomo facesse poi un vanto del suo sesso forte (che in realtà non lo è!). Oggi la donna lesbo deve però avere l'equilibrio di non usare al posto del pene mancante l'arroganza, la prepotenza e la rivendicazioni dei suoi leciti e santi diritti, ma dovrebbe usare il cervello. Infatti in alcune donne lesbo ho sentito sempre questo desiderio di avere un pene, per cui in mezzo alla loro tenerezza, quando sono prede di questo vuoto dimostrano ( a livello sessuale) a volte della violenza tipica dei maschi (camuffata talvolta con passione, perché come lo vedete in un amplesso sessuale spesso uno schiaffo o una scopata violenta e veloce viene interpretata come sfogo di emozione e vi si può anche esprimere scompenso di debolezza interiore).
La donna per sua natura ha sempre avuto il culto della femminilità, lei più che nessun altro adora il suo corpo, la donna si riflette molto sulla sua essenza di fascino e mistero, lei sa quando è complessa la sua psiche e la sua potenzialità vitale (materna), per questo la tendenza della donna ad apprezzare il corpo e la bellezza delle altre donne è sempre stata accettata nella società, a differenza dell'uomo che non si azzarda ad apprezzare la bellezza di un altro uomo perchè viene subito visto come una tendenza gay. E' molto importante questo aspetto perché non è sempre il rifiuto a farsi oggetto la causa che porta la donna alla sua omosessualità, ma proprio il contrario: il desiderio d'impadronirsi dei tesori della sua femminilità (in alcune mancante, come la donna maschiaccio, ma comunque è quella la spinta interiore).
La passione tra donne è una pura contemplazione di se stesse.... non è lo sfogo di impadronirsi dell'altro ma di scoprire di più se stesso nello stesso corpo dell'altro, donde quella dose di dolcezza delicatezza e sensibilità rimarcata nell'amore lesbo; ovvio, atteggiamento di sesso violento e di donne dominante non mancano per altri motivi, ma alla base dell'amore lesbo c'è la tenerezza, perché comunque sia nel sesso tra donne non c'è lotta nè vittoria nè disfatta .... la donna che accarezza un corpo di donna va alla scoperta di segreti che lei già ha visto a tentoni del buio della sua immaginazione, quindi li conosce, ma li scopre alla luce della realtà nel rapporto saffico.
Tra uomo e donna c'è sempre un ruolo di sottofondo: civetteria, fare il virtuoso, atteggiamenti infantili, ecc... invece tra donne questo non avviene, si conoscono molto bene per fingere, le donne partono tra di loro allo scoperto, per cui da una parte hanno la base per costruirsi una grande intimità e complicità, però la sincerità sempre si paga: giocando a carte scoperte, senza dover preoccuparsi di dissimulare o di controllarsi quando si scontrano sono spietate: si provocano e si scontrano fino alle scenate inverosimili. La gelosia tra lesbiche è spesso violenta proprio per questa somiglianza di trasparenza emozionale, donde la vita di coppia tra le lesbiche è molto più esasperata in tantissimi casi.
Come diceva Simone de Beauvoir " La strana atmosfera che regna intorno alle lesbiche deriva dal contrasto tra il clima gineceo in cui scorre la loro vita privata e l'indipendenza maschile della loro esistenza pubblica". La lesbica non dovrebbe comportarsi come un uomo nel suo mondo senza uomini, questa la snaturalizza interiormente senza che lei se ne accorga. La discriminazione della società maschilista rende quindi la vita delle lesbiche più complessa e confusa, pensate infatti come il mondo gay si è fatto strada molto prima di quello dell'omosessualità femminili, appunto perché il mondo lesbo è in totale antagonismo con la mentalità maschile che regge il sistema sociale e culturale tradizionale.
La donna bisex è molto diversa, ma di solito lei non è molto favorevole ad allacciare rapporti troppo stretti o impegnativi con un'altra donna lesbo, perché sa di essere ai margini di un esclusione: la donna bisex adora anche il maschio che spesso si scontra più che incontrarsi nel mondo della lesbica. Le bisex si concedono magari svaghi di una serata con le donne lesbo ma non vanno oltre (ovvio tranne l'eccezione che conferma la regola). La donna bisex cerca molto la dolcezza la pura femminilità della donna stessa, per ciò non si sente quasi mai attratta da una donna molto maschile, la donna che non si trucca, non si veste con decoro, la donna che fuma beve ed usa linguaggio scurrile... di maschi cosiddette "bastardi" la donna in sé ne ha già fin troppo per poi dover ammortizzare anche il maschio che si traspira in una lesbica.
Il grande dilemma della donna lesbica di fronte ad una donna etero è questo: teme di apparire loro come una donna mancata oppure come un maschio incompiuto, per questo le donne lesbiche si accomunano tra di loro, difficilmente trovano rapporti di sana amicizia con una donna etero, soltanto quando si sentono libere ed accettate allora si aprono, smontano le barriere e si lasciano approdare in maniera tranquilla e amichevole, ma non è per nulla scontato, perché la donna etero teme inconsciamente la donna lesbo (sa che nel profondo della sua essenza femminile si annida un saffismo latente omo o bisex) e proprio per questo la evita, in poche parole evita se stessa.
Tra la donna lesbica e gli uomini a primo acchito, proprio a pelle, c'è una reticenza e un senso di distacco molto rimarcato a livello sociale. E' vero che il disprezzo della donna verso il maschio è il risultato del comportamento storico da secoli di discriminazione femminile da parte della società patriarcale, per cui la donna lesbo vive questa sensazione in maniera ancora più rimarcata.
Questa complessa ostilità è il motore che spinge molte donne ad isolarsi tra di loro, screditare i maschi, farne a meno di loro in maniera sfottente sbandierando la loro indipendenza sia sessuale che sociale.
La lesbica in questo senso si comporta (inutilmente e sbagliatamene) come un maschio, si scredita perché si abbassa al livello del maschio degradato, invece di liberarsi da questo comportamento puerile ne diventa schiava e senza accorgendosene è vittima del suo ruolo virile. E' stupido diventare quello che si odia, cioè un maschio!. Le donne che fanno ghetto, che accomunate dalla loro incomprensione maschile fanno clan o un club, danno solo l'impressione di una grande ristrettezza mentale e soprattutto di sensibilità femminile, proprio quella sensibilità di cui loro sono amanti.
















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