domenica 24 aprile 2011

M ... MASTURBAZIONE

M ... MASTURBAZIONE




Sesso fai da te
Un modo di conoscere se stessi


   La masturbazione è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione volontaria degli organi sessuali (compreso anche l'ano, perché esiste anche la masturbazione anale)  per ottenere piacere.
   Per gli antichi Egizi il dio Atum, masturbandosi, diede vita ai primi esseri viventi col proprio sperma.Tra gli antichi greci, poi, la masturbazione era considerata un atto naturale. Il filosofo Diogene il Cinico addirittura si masturbava in pubblico. Galeno di Pergamo, invece, consigliava agli uomini di masturbarsi per regolare la produzione dei liquidi corporei e alle donne per curare i disturbi nervosi. Fino a pochi decenni le donne che soffrivano di isteria trovavano clinicamente sollievo con una terapia dietro la quale non c'era altro che una masturbazione alla clitoride. 



   Una visione fortemente negativa della masturbazione fu diffusa dalla scienza medica fra l'inizio del Settecento e la fine dell'Ottocento. Secondo Laqueur, alla radice di questa posizione c'è la pubblicazione, nel 1712, dell'opuscolo Onania: ovvero l'odioso peccato dell'autopolluzione e tutte le spaventose conseguenze per entrambi i sessi, con consigli spirituali e materiali per coloro che si sono già rovinati con questa pratica abominevole e opportuni avvertimenti ai giovani della nazione di ambo i sessi.... L'opuscolo anonimo ebbe ampia diffusione, 
 In riferimento a questa pratica è usato, impropriamente, anche il termine onanismo. Onan era un personaggio biblico che, pur di non mettere incinta la sua donna, faceva un coito interrotto, secondo la legge di Mosè quest'azione era degna di punizione, era un masturbarsi cioè un godere da solo senza far partecipe l'altro del proprio seme. 

   Per tutto l'Ottocento le tesi di Tissot furono riprese da numerosi scienziati, che attribuirono alla masturbazione ed alle polluzioni indotte ogni sorta di malattia: febbri, orrende pustole, cecità, e perfino l'epilessia e la tubercolosi spinale. L'onanismo era divenuto malattia mortale da curare con ogni mezzo.
   Persino oggi molti credono ancora a queste ridicole leggende metropolitane: masturbarsi fa diventare calci, ciechi, fa venire i brufoli nel viso, allunga il pene o lo storge e via dicendo... tutte idiozie!!!! 






    La masturbazione può avvenire sin dalla prima infanzia – quando il bambino scopre che l'area genitale, se stimolata, fornisce piacere – e viene cercata ancor di più a partire dalla pubertà, mentre può diventare meno frequente dopo i primi rapporti con un partner o con l'avanzare dell'età. È una pratica che accompagna molti individui per tutta la vita.
Tale pratica, se limitata a quanto descritto, e se non arriva a comportamenti esagerati per frequenza e partecipazione emotiva, come nel caso della masturbazione compulsiva, rientra perfettamente nei limiti della fisiologia, e non ha nulla di patologico.  il persistere in tale pratiche potrebbe porre (secondo alcuni, ma non per tutti) alcune problematiche di carattere psicologico e relazionale.

    Lo sbocco naturale della sessualità è il rapporto con l’altro, quindi il problema non è tanto la masturbazione che è un modo di conoscere se stessi ed esplorare il proprio corpo, quanto chiudersi ed isolarsi in questa pratica senza cercare un rapporto e un confronto sessuale con l'altro. Delle regole generali in base alle quali è normale o anormale cominciare o smettere di masturbarsi ad un'età precisa non esistono. Questo proprio perché l'autoerotismo non è da "sconsiderati", ma è un'attività attraverso la quale si impara a conoscere il proprio corpo, le sue reazioni e preferenze.

 L'autoerotismo è considerato "negativo" quando pervade talmente i pensieri di una persona fino ad impedirle di pensare ad altro o di impegnarsi in altro; questo può accadere se la masturbazione è un modo per isolarsi ed evitare le relazioni sociali, la cosiddetta masturbazione compulsiva. 




   Che cos'è la MASTURBAZIONE?    Con questo termine si intende una condotta di autostimolazione degli organi sessuali mirata al raggiungimento di una condizione di piacere e all'ORGASMO. Le modalità di eccitazione e di orgasmo in linea generale sono simili al rapporto sessuale, quello che fa la differenza è il fatto che nella masturbazione si agisce da soli mentre nel rapporto sessuale si condivide la ricerca del piacere ed eventualmente un progetto procreativo. 

    E' infatti ormai riconosciuto che la masturbazione tende al miglioramento del rapporto col proprio corpo. Questa sorta di "allenamento" della propria coscienza di Sé porta anche alla comprensione di cosa sia il piacere autoindotto per ciascuno di noi.

                                                                                 (cintura anti masturbazione contro l'onanismo)
    
   Nella sperimentazione del nostro corpo attraverso il piacere scopriamo una parte importante di noi stessi, che non è mai uguale a quella degli altri. In sostanza ciascuno di noi ha un proprio modo, molto personale, di esprimere il proprio piacere sessuale. Partendo da questa ipotesi di UNICITÀ i confini da porre alla masturbazione si ampliano indefinitamente.

    In tempi recenti la pratica masturbatoria ha acquisito nuovo valore in quanto sono stati scoperti e evidenziati quegli effetti positivi che per tanti anni erano stati negati e repressi da una cultura definita, anch'essa di recente, sessuofoba, che carica cioè la sessualità di paure e pregiudizi.

 Questa stessa cultura è stata la responsabile dell'affermarsi nel tempo di credenze che oggi non facciamo molta fatica a riconoscere come anacronistiche e non veritiere. Sono così caduti i miti sul fatto che l'attività masturbatoria sia l'espressione di menti malate e che comunque tale pratica produca danni al sistema neurovegetativo o ad altre parti del corpo. 

    Ma allora non ha controindicazioni? Effettivamente se l'uso di questa pratica non si trasforma in abuso, di controindicazioni non ne esistono.
    In che cosa consiste l'abuso? In questo caso intendiamo l'abuso più sul suo versante psicologico che sul piano fisico. E ne riscontriamo due tipi che fanno parte della stessa specie di disturbo. Il primo si riferisce al fatto che i nostri pensieri possano essere pervasi dall'idea fissa di masturbarsi quando non ce ne sarebbe bisogno, ovvero che il bisogno di masturbarsi diventi talmente imperioso e incontrollabile da intaccare tutte le nostre attività quali il lavoro, lo studio, ecc. (per esempio: mentre si è a scuola anziché concentrarsi sulle attività scolastiche si pensi unicamente a masturbarsi).
    Il secondo invece riguarda le modalità di ECCITAZIONE: se l'eccitazione e l'orgasmo avvengono solo ed unicamente in un modo, per esempio solo guardando, o solo attraverso gesti violenti, oppure solo usando certi oggetti, ecc. possiamo dire con una certa sicurezza di avere un problema connesso all'attività sessuale in generale e masturbatoria in particolare. 


 L'approccio della donna ai suoi organi genitali è diverso da quello maschile; naturalmente ti sto parlando del periodo adolescenziale quando si comincia a conoscere la sessualità a poco a poco.
Le parti esterne dei genitali femminili sono "nascoste" e così mentre il maschio da piccolo ha una visione immediata delle proprie reazioni in quanto l'erezione del pene è immediatamente visibile, per la donna l'eccitazione ha aspetti ignoti.

   La donna ha più difficoltà a toccarsi, a trovare le zone che possono darle piacere, zone che non sono centrate su un solo organo. Diciamo che le donne si masturbano come gli uomini ma sono molto più restie a parlarne, sono gli stereotipi sociale che hanno consentito di più agli uomini di parlarne e farne spesso anche un vanto della masturbazione mentre alla donna è rimasta l'ombra del suo autoerotismo nascosto come lo è la sua vagina. 

   il fatto che la masturbazione provochi qualche senso di colpa è perfettamente normale.   Si tratta di entrare in contatto con la propria intimità e soprattutto con qualcosa che comunque imbarazza tutti in quanto soggetta a tabù e paure ereditate da una cultura che privilegia la riservatezza della sfera sessuale. 

   La tua sessualità deve trovare completa espressione in un rapporto con un partner non occasionale, ovvio alcuni rapporti sessuali, come quello tra sconosciuti che si usano a vicenda per sfogare i proprio bisogni fisiologici come quello sessuale, potrebbero essere delle esperienze spersonalizzanti. Molti non fanno l'amore e neppure il sesso ma si masturbano a vicenda, per cui esiste anche la masturbazione non solitaria e non in compagnia ma strumentale dove l'altro è un oggetto puro, come un pupazzo. Da ciò si può comprendere (anche per chi ha certe credenze religose e moraliste) che nella masturbazione in sé e di per sé non c'è, niente di condannabile ed impuro, ma è il modo l'intenzionalità e la finalità ciò che la può rendere meno lecito o nociva. 


   Sebbene la maggior parte uomini e donne di oggi sono consapevoli che la masturbazione non è un "atto degradante", come  potrebbe essere stato insegnato nelle generazioni passate , molti sono ancora vincolati dall'idea che sia un azione egoista,  un attività immatura o un tasso di sostituzione per sesso al posto di un partner vero. Viviamo in una società in cui l'espressione sessuale è sempre stata limitata e legiferata da una morale molto rigida; la ricerca del piacere puro è spesso condannato come egoistico o infantile. Un sacco di persone che si ritengono di mentalità aperta in ambito sessuale, si sono semplicemente riscritto l'equazione "il sesso è solo un bene se si tratta di procreazione" a "il sesso è solo un bene se si tratta di due persone." Il fatto che la masturbazione è un piacere fine a se stessa diventa in breve un tabù da non parlarne a costo di vergognarsi. 

   La masturbazione potrebbe essere anche  uno strumento utile nella costruzione di una migliore vita sessuale con il proprio partner. Masturbarsi a vicenda con il partner è una pratica da non sottovalutare, essere guidati dall'altro a conoscere il suo corpo nel modo come l'altro lo conosce è anche affascinante, esser condotti con gli occhi chiusi nel continente buio delle modalità del nostro partner è davvero stuzzicante


   Cani, gatti, leoni, orsi, e una serie di altri mammiferi auto-stimolano con le loro zampe anteriori i loro genitali; trichechi randy usare le loro pinne. Cavalli e asini, le cui abitudini masturbatorie sono state particolarmente ben studiate, possono ricorrere a "rimbalzi ritmici, la compressione, o di scorrimento del pene eretto contro l'addome"; il cervo maschio fa lo stesso.  Karl Friedrich fisiologo Burdach ha addirittura descritto come qualcosa di eiaculazione femminile tra cavalle solitarie, che "si strofinano contro gli ostacoli che si trovano, spesso sgorga un bianco e muco viscoso dalla loro vagina". Un toro, nel frattempo, a sua volta stimola alternativamente suo pene, mentre alcuni alci possono eiaculare semplicemente sfregando le corna su pezzi di vegetazione. Secondo le osservazioni effettuate presso l'Università di Buffalo nel 1940,  istrici sia maschio che femmina manipolano i loro genitali con oggetti inanimati: sono noti anche per cogliere bastoni di legno e cavalcarli addosso strusciandosi i genitali. Per non parlare della famiglie delle scimmie dove la loro masturbazione manuale è uguale a quella degli essere umani. 


Masturbazione tecnologica







   Oggi esistono una quantità infinita di giocatoli sessuali, i cosiddetti sexy Toys, con i quali la masturbazione acquista  un pizzico di fascino fantasioso. Dalla bambola ai vibratori, dalle vagine artificiali all'ano vibratore, fino alle più sofisticate macchine elettroniche che succhiano leccato vibrano e penetrano... In questo campo la masturbazione più immaginaria aspetta alle donne la cui varietà di giocatoli è sorprendente, il che ci conferma quello che dicevamo prima: anche le donne si sono sempre masturbate come gli uomini ma erano più restie e represse nel confessarlo. 




Nessun commento:

Posta un commento