sabato 21 maggio 2011

I ... INFEDELTÀ




Fedeli all’infedeltà o fedeli a se stessi?



   Per capire la fedeltà dobbiamo eliminare il senso di possessività e di proprietà che hanno le persone nei confronti di chi credono di amare. “tu sei mio” questa frase è atroce, abominevole, perché l’essere umano per essenza è libero. Il falso amore si fonde sull’illusione che l’altro sia SOLO TUO, un devoto, un idolatra.  Quando ero 18enne anche il solo pensiero di immaginare il proprio compagno con un altro partner mi faceva bollire il sangue e mi andava in testa... sentire che la persona che è tutto per te, APPARTIENE ad un altra, ti fa crollare il mondo addosso. ti senti perso, minacciata da qualcun altro che potrebbe essere meglio di te. 


   ATTENZIONE: perchè all'inizio noi viviamo l'amore come una dipendenza (come il bimbo che dipende dalla mamma, senza la mamma crolla, si sente smarrito, PERSO), appunto perchè viviamo i rapporti non nella libertà ma nella possessività dell'altro: l'altro mi APPARTIENE (tutto ciò che crea dipendenza …. droga, alcool, azzardo, persona amata, ecc …. è PATOLOGICO). Quando uno si libera da questa impalcatura infantile (e psicologica di dipendenza) il che non avviene di un colpo, ma con anni di dialogo crescita crisi e confronto; 


allora se tu vedi che l'altro è FELICE io non posso che essere felice per lui, ecco da un punto di vista EGOISTA mi sentirei morire se lo vedo con un altra, ma ho superato me stessa (il problema non è nell'altra donna ma in me, che ero insicura di me stessa, ero bimba non donna, ero un bimbo smarrito e non un uomo), adesso sono libera da questa dipendenza, sono indipendente da LUI e lui da me e viceversa, proprio per questo ci amiamo: lui apprezza infinitamente questa libertà che ha al mio fianco e viceversa, questa è la ragione del perchè non vogliano altri partner per condividere la nostra VITA. Con gli altri condividiamo passioni che lasciano il tempo che trovano, un ora o due oppure una serata, ma poi basta, è con lui o con lei (la persona con cui si vive) che io vogliono condividere tutta la mia vita e non una sola serata... tutto passa e NOI come coppia restiamo sempre più complici e stabili; questo è FEDELTA': siamo noi stessi, senza maschere, anche nelle nostre debolezze e fantasie e desideri non più nascosti. Peccato che oggi per la società la fedeltà è solo una questione di CORNA, appunto perchè sono fissati col sesso e malati di sessuofobia, ecco perchè l'amore libero o la condivisione di emozioni e passioni liberi con altri è ancora un tetro TABU'. 

   E' "normale" che in una società dove ci hanno insegnato che il tuo compagno è un Dio, cioè l'Unico, e poi ci hanno indotto a donarci, darci, senza limiti, quindi dipendenti (perchè in certi casi il falso amore è come una droga, crea dipendenza: senza di te mi sento morire) allora è naturalmente impossibile lasciare che la persone che ami possa condivida con altri passioni con la stessa naturalezza con cui condivide pensieri... l'amore può essere ESCLUSIVO ma il sesso no, il sesso è INCLUSIVO cioè aperto ad altri, non potrai mai possedere la libertà di una persona, nessuno appartiene che a se stesso, finché dura l'illusione che lui o lei è tuo (come se fosse un oggetto) allora l'amore regge, finché lui o lei ti fa sentire che è l'unico (il Dio unico) allora ne sei una persona DEVOTA.... 


   ma questa fantasia Pseudo divina prima o poi crolla, perchè la monogamia è nata dal monoteismo, mentre la natura umana è poligamica sia biologicamente che psicologicamente (ne parleremo altrove).... infatti almeno col pensiero TUTTI tradiamo.... poi quando tradisci non sei più te stesso e quando noi non siamo NOI stessi non possiamo mai essere FEDELI, perchè fedele è chi è trasparente, nel bene e nel male, nella salute e nella malattia, nella fedeltà e nella infedeltà (questa ultima frase l'hanno abolita nella liturgia dal rito del matrimonio cattolico ); molte coppie credono di non tradirsi perché non si fanno le corna, ma poi? E poi non si rispettano, si nascondono desideri fantasie e pensieri, di nascosto sognano altre emozioni, clandestinamente hanno i loro amanti, guardano porno e chattano con partner virtuali con cui sfogano ogni tipo di repressione e poi sono FEDELI. Tutta ipocrisia, fedeli nell’apparenza ma infedeli nell’anima e nel cuore. La nostra dovrebbe essere una fedeltà dell'anima e del pensiero non dei genitali che poco conta a lungo andare. Adoro la frase di Moana quando le chiesero se non si considerava una donna “oggetto” pagata per fare sesso con sconosciuti, lei rispose: “donna oggetto quella che è in casa a cucinare lavare pulire stirare senza sogni … un elettrodomestico umano”  ecco quella è infedeltà: non conoscere l’anima dell’altro piuttosto che blindare i suoi genitali.


IPOCRITI MA FEDELI? Istinto e\o intuizione?


   
Perchè non accettiamo che tutti noi almeno col pensiero tradiamo?, perchè quando siamo a giro con il nostro partner nascondiamo sguardi di un passante che ci attrae? perchè non accettiamo che ogni tanto, NON PER AMORE, ma per semplice curiosità, voglia di novità, passione di gustare un corpo diverso un odore diverso, un bacio differente, ci vien voglia di stare con un altro? solo per gioco, come in un sogno, senza compromessi.... questo non è perversione ma fa parte dell'istinto primitivo animale che è nella nostra essenza umana, è trasgressione ben diverso.... il più lo vive di nascosto, ma guai manifestarlo o scoprire che il partner lo vive o lo sente come noi, tutti in tacito accordo ma sappiamo che è così... perchè allora tanta ipocrisia? se non siamo fedeli a noi stessi perchè fingere di esserlo con l'altro? Se usiamo l’intuizione sappiamo che è così, l'istinto ci tradisce sempre se non siamo sinceri con noi stessi. Inutile andare contro la nostra natura. 



   L'uomo è più istintivo viene da Marte (senza generalizzare ovvio, c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, la maturità di chi riesce ad essere empatico: empatia, mettersi nei panni dell‘altro fino a capirlo), e la donna più intuitiva viene da Venere, siamo psicologicamente diversi, due pianeti distinti. Ed ecco la contraddizione: L'uomo si vuole distinguere per la ragione e usa di primo acchito la testa dell'istinto (la testa Glande), ecco perché ha inventato la leggenda che le donne sono meno intelligente (solo una testa di cazzo poteva pensare così); lui ci mette nell'approccio iniziale di attrazione soltanto quello che ha tra le gambe, mentre la donna ci mette anche cuore e testa (pur essendo intuitiva lei si lascia andare, è insita nella sua natura di accoglienza e dono materna), ecco perchè si innamora spesso per prima, donde cantonate perchè mentre lei vede già un sentimento (con tanto di anello) l'uomo è dietro nella sabbia mobile delle emozioni senza etichette di fidanzamento o altro. Nella corda tesa (i cui capi sono amore e sesso) dove l’anima fa la funambola con l’equilibrio del corpo, le cose iniziano sempre con una grande confusione: la donna ha tra le nuvole non la testa ma il cuore mentre l’uomo ha per terra non i piedi ma la testa … ma, chiediamoci, sono gli altri che ci deludono sempre o forse non siamo noi che per prima ci illudiamo spesso? Cioè, vediamo la realtà per quello che è o per quello che noi vorremmo che fosse?

   Tra l’illusione e la delusione io preferisco quest’ultima, perché dietro le illusioni non so mai cosa si possa nascondere, invece la delusione, come la verità, è pur dolorosa ma poi è reale, trasparente, chiara. Spesso quando ci illudiamo ci facciamo castelli altro che sulla sabbia ma sulle nuvoli (le cosiddette seghe mentali), ci aspettiamo dagli altri quello che magari noi vorremmo che fossero ma che in realtà non lo sono (pensate a quelli che chattano … pensano che dall’altra parte c’è un uomo hollywoodiano e una donna super gnocca). Il più delle volte non sono gli altri a farci del male, ma siamo noi che chiediamo di più di quello che possono essere o darci gli altri. 





L’amante, uscita d’emergenza 

non sempre emergente




  Con gli anni nella vita di coppia arriva inevitabilmente la nebbia della routine, della scontatezza, e nei casi più cronici anche l’oblio. Un cuore solitario non è un cuore, eppure tante volte pur vivendo in coppia ci si sente da soli. Essere soli non è un problema, ma sentirsi soli anche in mezzo alla gente e al proprio compagno, ecco la tragedia. L’altro incarna la tua solitudine e te la fa sentire ancora peggiore. Molti dicono che meglio soli che mal accompagnati, ma la solitudine non è una bella compagnia, però se la tua solitudine viene rimarcata dal compagno con cui vivi accanto allora la fatalità giunge al colmo e al culmine della sopportazione. Si perdono le ali, cioè i sogni, il cuore non è più una farfalla, viene meno la fantasia, la novità, il sapersi sorprendere e meravigliarsi, allora il cuore di nuovo si chiude nel suo guscio, diventa un bruco strisciante senza dimora. La coppia che non si apre a nuovi orizzonti aldilà della coppia stessa, si soffoca nella propria intimità che diventa nascondiglio, donde ognuno serba i più svariati desideri e sogni … innamorarsi di nuovo, una cotta, sentirsi di nuovo attratti, sedotti, voluti, pensati da chissà chi e chissà dove … spuntano i fantasmi degli amanti. 



Di amanti (non diamanti) ce ne sono di tre tipi:

1. Il cerotto: l’amante con cui tu credi di guarire, quello con cui ti sfoghi e cerchi di aprire una parentesi per prendere aria ad ore senza coinvolgimenti sentimentali, solo avventure usa e getta, quello che ti fa cambiare il solito sapore della solita minestra sessuale e ti ravviva, ma poi? L’amante parte dal presupposto che la loro è un’avventura non una storia, in partenza ci si illude per forza di prendersi sul serio e si rimane ingarbugliati solo sul sesso, per cui sono un uscita d’emergenza scadente, non valida, un miraggio. Sono quei cerotti che si staccano sempre, con loro è un tira e molla senza fine e alla fine impicciano. E’ l’amante che ci gioca e basta, allora sei un oggetto sessuale, un trofeo in più da sbandierare tra gli amici al bar per sentirsi lui un playboy, sono amanti di strada, ti fingono sensibilità ma è il camuffamento della passione bruta di sesso e basta. 




2. Il salvagente: questo amante è uno che si presenta come il tipo ideale, quello che avresti dovuto sposare, oltre la scappatella sessuale lui ti dimostra sentimenti, comprensione, tatto, con lui ti confidi e ti sfoghi non sono il corpo ma anche l’anima. Tra questi tipi d’amanti nasce la storia e non più l’avventura, c’è quindi la forza di pensare di mollare tutto e cambiare vita, lasciano spesso il proprio coniuge e vanno via con l’amante, ma … quanti amanti sono già gelosi che tu scopi anche con tuo marito, quanti ormai invadenti che ti telefonano dalla mattina alla sera, quanti amanti che sembrano così ideali, per il fatto che non ci vivi ancora insieme le 24 ore, ma poi alla fine diventano un secondo marito, un’altra minestra riscaldata e il ciclo ricomincia fatalmente daccapo. L’amante sa che in partenza tu sei un’infedele e lui questa tua ombra l’avrà sempre, avrà sempre il dubbio che tu possa essere anche infedele non solo al marito ma anche all’amante. 





3.L’angelo: questo è l’unico tipo d’amante che fa di valvola di sfogo e depressione. E’ una combinazione tra il primo e il secondo, perché sessualmente ti fa sfogo e poi sentimentalmente sa essere amico di fiducia e consigli senza invadenze, senza distruggere né sconvolgere la tua vita, sa rimanere a distanza. Ecco se tra le persone che si amano, qualsiasi, non c’è una distanza dove ognuno vive la propria privacy, ci si soffoca e i sentimenti muoiono, ma su questo ne parleremo altrove. Nelle coppie vere e complici, il tuo compagno diventa questo angelo, non è solo marito padre fratello amico ma anche amante a volte sconosciuto di quanto imprevedibile in senso buono perchè fantasioso, perché scoprire ad un altro il tuo lato oscuro? Rimarresti al buio con il tuo proprio compagno. 

  Ma come dire al nostro compagno che a volte abbiamo ancora bisogno di innamorarci?, di sentire una telefonata diversa, un corteggiamento?, che non vogliamo nascondere uno sguardo per strada verso una persona gradevole e piacevole?, come dirle che l’amore c’è quindi che non lo sentiamo come un tradimento? Come farle capire che è un qualcosa di effimero superficiale ma non superfluo perché di tanto in tanto necessario?…. Per questo dobbiamo comprendere il senso del tradimento e della fedeltà  e andare oltre certi schemi tipicamente genitali e moralisti. 


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