sabato 4 giugno 2011

Z ::: ZOOFILIA




Amore, affetto, perversione?
eppure l'attrazione sessuale 
per gli animali è un fatto molto frequente
un altro tabù che esce dalla buio






   Zoofilia deriva dal greco Ζῴoν (zôon), "animale", e φιλία (philia), "amicizia", "propensione", "amore", e ha tre diverse accezioni. In psicopatologia, con zoofilia erotica o più tecnicamente zooerastia si designa la pratica parafiliaca umana di accoppiarsi o avere rapporti sessuali con animali. 


   La zooerastia viene ipotizzata e citata in vari contesti culturali e sociali. Nelle barzellette, ad esempio, spesso sono i pastori ad accoppiarsi con le pecore.

Nella mitologia greca vi sono vari esempi, anzi si crede che fino all'età classica si svolgessero ad Atene riti che prevedevano l'accoppiamento con animali.
Personaggi mitici correlati alla zooerastia sono:

  • Pasifae, che si unì ad un toro generando il Minotauro;
  • Zeus, che si unì più volte a donne mortali o ninfe sotto forma di animale, ad esempio sotto forma di toro con Io, di cigno con Leda etc.


   Il toro, in particolare, forse perché visto come simbolo della potenza sessuale maschile generica, è l'animale che più sembra accoppiarsi, nell'immaginario umano, con le donne. Molti animali superano istintivamente l'essere umano, per questo gli antichi li consideravano forse divine (in Egitto specialmente gli dei avevano forma animali) e accoppiarsi con un animale rendeva un carattere di forza naturale fuori dal comune. 


   Al di là del concetto iniziatico e mistico dell'unione con gli animali, che ha connessioni psicologiche assai vaste... l'animale è pura sensazione, non ha sentimenti coinvolgenti da ricambiare a livello razionale, attira in alcuni soggetti quella parte animale che fa parte della nostra essenza umana. 

    Le ragione per cui possa nasce in una persona una tendenza zoofila o zooerasta sono tantissime (ovvio sotto fondamento c'è sempre una compensazione psicologica).... vediamo alcune: 
    Un cane che lecca una fica sporca di mestruo o di piscia o un culo sporco di merda, fa sentire una donna zooerasta accolta ed accettata nella sua miseria, nella sua bassezza, nella sua indole degradata (come un Dio accetta un peccatore marcio). 

   
    Gli animali, a differenza degli esseri umani, spesso offrono un affetto incondizionato (e proprio per questo più puro, ma è istintivo non è un affetto umano), basta vedere un cane: gli dai un calcio e poi lo richiami e lui torna scodinzolando senza rancori ; ovvio che molti colmano la loro solitudine con un cane piuttosto che con un compagno perchè il compagno dopo un calcio ti manda a quel paese. 
    Oggi per molti baciare il loro cane è quasi normale, come un tempo la leggenda lo volesse, che il pastore fosse così attaccato al suo gregge di scoparsi di norma le pecore più belle (per la cronaca: meglio una pecora nera o una nera a pecora?) 



   la zooerastia è ricorrente anche nella pornografia
   Non mancano le esibizioni di celebri pornostar con molti diversi generi di animali : cani, cavalli, serpenti, gatti, topi, maiali. Nel cinema pornograficoitaliano, ad esempio, Marina e la sua bestia, diretto da Renato Polselli, è il primo film in assoluto con scene di zooerastia: l'attrice Marina Hedman ha qui un rapporto sessuale con un cavallo. 


   Sfatiamo un altra leggenda metropolitana: può una donna rimanere incinta da un cane o da un cavallo o un uomo fecondare una pecora o una mucca? 
   I rischi di fecondazione sono impossibili proprio per incompatibilita di genoma, ogni organismo superiore è diploide cioe la mamma da metà cromosomi e il papa l'altra metà, nel caso in cui uno dei due genomi non fosse identico a quello dell'altra metà che incontra la fecondazione non avviene.  
 
   I cromosomi si incastrano come i pezzi di un puzzle, se non hanno le stesse forme concave e convesse non coincidono ed è quindi impossibile unirli. 


   Amore per o abuso sugli animali?




   Noi riteniamo, come esposto altrove sull'amore, che spesso noi confondiamo il sentimento affettivo con l'istinto animale; spesso chiamiamo amore tutte le tendenze passionali commettendo un grosso sbaglio. Così come nei cromosomi non può esiste una fecondazione biologica e fisica tra un uomo e una bestia, anche a livello affettivo, possiamo noi esseri umani illuderci parlando di amore tra una persona e il suo cane o la sua pecora o il gatto ma questo amore non esiste... L'amore invece, in quanto confronto anche razionale, può esiste soltanto tra persone umane.   


   Ben si ricordi che per legge (anche in italia) chi punisce con crudeltà o causa lezioni ad un animale è degno di altrettanta punizione e condanna. Gli animali non si accoppiano per piacere affettivo, ma solo nei loro momenti naturale di estro, per cui potrebbe anche soffrire una penetrazione, sarebbe un vero e proprio stupro. 
   Dunque si amano solo le persone, per le altre cose esistono soltanto apprezzamenti o affezioni, spesso sì forti come gli attaccamenti e le ossessioni non prive di un egoismo innato e cieco. 

   Da quanto detto prima, l'animale verrebbe usato come un oggetto, come un vibratore, come una bambola gonfiabile, come una persona che accetta il proprio gioco di piacere? ... Non neghiamo l'affetto reali che molti hanno per i loro animali, da non confondere con chi pratica sesso con un animale per mancanza di partner, ma c'è chi usa animali impensabili, come nella foto un polipo, un criceto che stana e scruta la vagina o l'ano, alcune volte con seri pericoli.... 




    Le statistiche dimostrano che l'animale con cui le donne si accoppiano di più sono i cani e i gatti, forse perché sono i più familiari e domestici, non sempre fino al rapporto penetrativo ma limitandosi a rapporti orali.
   L'uomo invece ricorre di più ad animali come la pecora, l'asinella, la mucca. 






Altrove ne abbiamo già parlato un po, noi nel sesso sfoghiamo una parte essenziale della nostra natura umana ma anche animale, donde il sentirci porci maiali cagna vacca troia e via dicendo, ma dal sentirci animali tra di noi essere umani e poi farlo con gli stessi animali il salto è abissale; a chi piace fare questo salto (non di qualità senz'altro) perché trova nel sentirsi animale una compensazione più naturale; ovvio in quanto c'è inconsciamente un richiamo contro natura, quindi degradante, umiliante, perverso ... ma molti amano sentirsi tali!!!

   Diceva un filosofo: "Più conosco gli uomini e più amo le bestie", nel senso che spesso le persone ci deludono mentre gli animali dimostrano tante volte una fedeltà alla nostra natura, ma questo non vuol dire rinnegare se stessi in quanto essere umani per quanto siamo stati da tutti delusi. 

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