sessualità ...
le vie infinite dell'identità sessuale
Partiamo dalla via di mezzo, la bisessualità, quella forse meno compresa perché più complessa, quella meno capita perché meno trattata a livello intellettuale e razionale. Si definisce bisessualità l'orientamento sessuale di un soggetto che trae piacere nell'avere rapporti sessuali e/o prova sentimenti erotico-affettivi con persone sia dello stesso che dell'altro sesso. Tali rapporti possono, in generale, essere accompagnati da fantasie erotiche, atteggiamenti e stili di vita specifici. Ricordiamo che l'attrazione può essere o sessuale o semplicemente affettiva, oppure entrambe, cioè una persona mi mi attrarre sessualmente, ma può anche, come capita spesso, attrarmi affettivamente, ammirarla, sentir di volerla bene ma non provare fisicamente nessuna passione sessuale... questo tipo di attrazione avviene spesso tra amici anche dello stesso sesso senza causare timori o paura omosessuali, quindi accettata come semplice filantropia, amore amichevole.
Spesso se ne parla di etero oppure omosessualità, mentre la bisessualità viene sempre vista o svista in disparte come un qualcosa di ambiguo ed incomprensibile, perché il soggetto avendo un orientamento sessuale complesso e molto aperto a persone di diverso sesso (uomini e donne, e persino aperto al mondo trans di cui ne abbiamo fatto un altro post in merito), allora la persona bisessuale non la si sa catalogare (che brutto che per forza si deve catalogare tutto nell'archivio della nostra giornalistica cultura).
Come ogni scelta, se consapevole e consenziente, non può essere rimessa nello scaffale delle perversioni, rientra nella trasgressione evolutiva quindi sana e come naturale del cammino di alcuni determinati individui, ragione per cui essere bisessuali non significa essere insicuri sulla propria sessualità e in attesa di saperlo o con il bisogno di scoprirlo avendo un mucchio di storie di sesso di ogni genere con persone di ogni tipo, significa invece sentirsi in sintonia più o meno profonda con entrambi i generi di persone, poterle comprendere e apprezzare, o disprezzare, al di là del sesso che le connota.
La bisessualità è molto complessa, perché partendo da un apertura mentale a 360° ha diverse sfaccettature: si può avere preferenza per un sesso senza rinnegare l'altro (tipo: amo le donne ma apprezzo gli uomini), si può amare di più le donne ma non disdegnare un apprezzamento maschile, si può essere attivi con un sesso e passivi con l'altro (tipo: con le donne sono attivo, ma con le trans o gli uomini solo passivo), si può sentire una tendenza sessuale per un sesso mentre sentire soltanto una tendenza affettiva per l'altro (tipo: faccio sesso solo con gli uomini ma per le donne provo attaccamento tenerezza affetto ma non attrazione sessuale). Anche con l'andamento degli anni, ben sappiamo che la nostra identità sessuale è una ricerca anche di se stessi attraverso la nostra stessa auto percezione delle nostre emozioni, quindi possono variare le nostre tendenze emozioni attrazioni... la nostra personalità quindi è in maturazione, un continuo non statico (altrimenti non si crescerebbe), ragione per cui è fuorviante nonché imprudente fare degli scompartimenti troppo stretti chiusi e definitive per valutare il comportamento delle persone in generale.
L'orientamento sessuale non è una scelta
Lo slogan scritto nella maglietta che vedete nella foto è stupendo: "be - sex - yourself" cioè "sii te stesso nel tuo sesso, anche bisex" , perché l'orientamento sessuale non è una scelta, così come te non hai scelto di nascere maschio o femmina, il sesso non lo scegliamo noi come non scegliamo il colore dei nostri occhi né dei nostri capelli, non siamo noi a scegliere ma siamo noi a scoprire in noi stessi quello che siamo, quindi anche la nostra sessualità non è una definizione sociale che deve andare per forza incorniciata dalle leggi morali o dalla tendenza di moda o tradizione culturale, ma è una scoperta di quello che siamo e di quello che sentiamo dentro di noi.
I fattori biologici, sociali, culturali, religiosi possono influire, spesso interagiscono tra loro, ma la sessualità è così altamente individuali che si può constatare come in ogni parte del mondo (pur le diversità dei fattori) ogni persona assume comportamento affini alle proprie sensazioni pulsioni istinti e bisogni interiori, per cui ogni orientamento sessuale può essere una fase. Gli esseri umani sono diversi, e i sentimenti e comportamenti sessuali cambiano attraverso il tempo. La creazione e la consolidazione di una identità sessuale è un processo in divenire. La bisessualità, come l' omosessualità e l' eterosessualità, possono tutte essere un passo di transizione nel processo di auto-scoperta sessuale, o una stabile identità a lungo termine.
L'amore non ha sesso
Ne abbiamo parlato altrove di quanto sia possibile confondere l'amore con tante emozioni che amore non sono, comunque sia si può amare chiunque a prescindere dal suo sesso dalle sue inclinazioni, questo è un diritto umano indiscutibile. La libertà di scelta in campo sessuale – tra persone adulte e consenzienti – non può in nessun caso essere messa in discussione. Questo vale quindi per omosessuali etero o bisessuali, chiunque... i sentimenti sono assolutamente insindacabili.
E' la società con le sue strutture e regolamentazioni che crea la divisione nella distinzione che fa tra dei sessi. E uno dei comportamenti che più genera pregiudizi e discriminazioni è proprio quello di voler a tutti i costi etichettare le persone come OMOSESSUALI BISESSUALI o ETEROSESSUALI.
Il comportamento sessuale degli uomini e delle donne e’ fatto di mille e svariati passaggi graduali, di mille attrazioni, seduzioni, piaceri, e non può in alcun modo essere rigidamente ingabbiato in una collocazione definitiva: l’ eterosessualità e l’ omosessualità convivono in diversa misura dentro ciascuno di noi, dico in diversa perché la sessualità non è solo una questione genitali, cioè di rapporti sessuali o accoppiamenti, perché l'attrazione sessuale è un fatto anche mentale, non solo fisico. E ognuno di noi e’ mentalmente attratto dalle altre persone per quello che esse dicono, pensano, fanno, per ciò che hanno nella testa e nel cuore, non per ciò che hanno tra le gambe; solo una persona che ragiona dall’ ombelico in giù può pensare che l’ appartenenza ad un sesso piuttosto che ad un altro possa prevalere, nella scelta del nostro oggetto del desiderio, su cose di gran lunga più importanti come l’ attrazione complessiva, la sintonia personale, il coinvolgimento emotivo.
Non dobbiamo criticare chi è vegetariano perché non mangia mai la carne, ma neppure chi mangia sempre e solo la carne e non vuole la verdura, gusti sono gusti, ovvio chi vuole usa la mano destra e chi vuole la sinistra, chi invece va oltre e cerca di scoprire la potenzialità nascosta delle due braccia o la ricchezza del gusto sia della carne che delle verdure scopre che spesso siamo noi stessi che ci autolimitiamo con le nostre impostazioni e decisioni (sempre ripeto rispettabili, ma non per questo parametri di verità assoluta, perché la carne il vegetariano non la mangia pensando all'animale che è un essere vivente ma anche le verdure sono viventi in qualche modo, tutto è relativo se preso in senso assoluto ).
Un sondaggio che apre orizzonti diversi
IL 49,2 PER CENTO DEGLI ITALIANI RITIENE ORMAI CHE L'OMOSESSUALITA' SIA UNA FORMA DI AMORE COME L'ETEROSESSUALITA';
UN SIGNIFICATIVO 32,8 PER CENTO DEI SOGGETTI (QUASI UN TERZO) AFFERMA INVECE DI POTER TOLLERARE L'OMOSESSUALITA' PURCHE' NON PRATICATA;
IL 10,3 PER CENTO DEL CAMPIONE, INFINE, CONSIDERA L'OMOSESSUALITA' IMMORALE;
IL 7,7 PER CENTO NON SI PRONUNCIA SULLA QUESTIONE.
QUESTO IL QUADRO CHE EMERGE DALL'INDAGINE CONDOTTA DALL'EURISPES SULL'ATTEGGIAMENTO DEGLI ITALIANI NEI CONFRONTI DELL'OMOSESSUALITA' CHE HA VISTO COINVOLTO UN CAMPIONE DI 2 MILA CITTADINI, STRATIFICATO PER SESSO, ETA' E PROVENIENZA GEOGRAFICA.
FRA LE DONNE L'ACCETTAZIONE DELL'OMOSESSUALITA' RISULTA PIU' DIFFUSA CHE FRA GLI UOMINI: IL 55,1 PER CENTO DELLE INTERVISTATE PENSA INFATTI CHE ESSA SIA UNA FORMA DI AMORE COME L'ETEROSESSUALITA', CONTRO IL 43,1 PER CENTO DEGLI INTERVISTATI.
GLI UOMINI, D'ALTRA PARTE, AFFERMANO CON MAGGIOR FREQUENZA DI POTER TOLLERARE L'OMOSESSUALITA' PURCHE' NON PRATICATA (37,3 PER CENTO CONTRO IL 28,4 PER CENTO DELLE DONNE). ANCHE LA PERCENTUALE DI CHI GIUDICA IMMORALE L'OMOSESSUALITA' E' LIEVEMENTE PIU' ALTA FRA I MASCHI (12,1 PER CENTO) CHE FRA LE FEMMINE (8,5 PER CENTO).
Lo sapevate che tutti noi
siamo un po' bisessuali? ...
In ognuno di noi convivono parti maschili e parti femminili. Ciascun sesso porta in sè tratti dell' altro sesso. "All' inizio della vita si può parlare di una vera e propria androginia", conferma Claudio Risè, psicanalista e scrittore. "Nella fase embrionale, infatti, sono presenti da un punto di vista biologico sia le strutture di base maschili che quelle femminili". Portiamo con sé sia i cromosomi della madre che quelli del padre. Il neonato cresce poi avendo come modello di riferimento una padre ed una madre e cerca di imitare il comportamento di quelli che lo circondano.
Nella nostra mente pian piano incominciamo a fare una distinzione tra maschile e femminile, freddo caldo, buono cattivo, cielo terra, Dio Diavolo, ecc ... anche il cervello ha due sfere che hanno delle funzionalità distinte ma compatibili e complementari. Ben sappiamo che le nostre due parti del cervello sono separate e funzionano in maniera diversa, anzi è come se avesse personalità e caratteristiche distinte ed è di massima importanza capire questo fenomeno, proprio per la conoscenza di sé stessi:
La parte destra è centrata nel presente, si fa le immagine attraverso il collegamento dei movimenti del corpo, coglie il mondo con i sensi, quindi tatto odori suoni, percepisce la sensazione l'energia il collegamento con tutte le altre persone che sono in sintonia con noi e mi collega con il resto dell‘universo. Questa parte del cervello è chiamata FEMMINILE, l'anima, Eva, quella più intuitiva, passiva, sensibile, accondiscendente, sentimentale, è quella parte che può ricordare la melodia di una canzone ma dimenticarsi il testo.
L’emisfero sinistro è completamente diverso, pensa in maniera lineare, metodico. Gestisce il passato e pensa al futuro. Sta sempre a ragionare, catalogare, confrontare, è la voce che collega il mio mondo interiore con il io e lui che dice “io sono” quindi mi individua, mi separa dal resto dell’universo. Questa parte del cervello è chiamata MASCHILE, l'animus, Adamo, quella più istintiva, attiva, astratta e per ciò insensibile, avventuriera, razionale, è quella parte che ricorda il testo di una vecchia canzone ma dimentica la melodia.
Dunque, la persona matura è quella che riesce a sviluppare i due emisferi cerebrali: quello maschile e quello femminile, quindi un uomo per natura tende molto ad essere razionale ma se impara anche ad essere sensibile, accogliente (a piangere senza vergognarsi) sviluppa la sua anima femminile e viceversa, la donna che diventa intraprendente e non solo passiva, che ragiona che sa essere determinata sviluppa la sua dimensione maschile psicologica. La società fino a pochi decenni ci intrappolava in schemi fissi, quindi un uomo sensibile che piangeva era una femminuccia e una donna con coraggio veniva vista come maschiaccio. Invece è proprio il contrario: la persona matura è quella che sa sviluppare il sesso opposto alla sua identità sessuale e si rende completa (empatia =mettersi nei panni o nel sesso opposto : questo è pienezza psicologica... noi quindi potenzialmente siamo PSICOLOGICAMENTE TUTTI BISESSUALI. Di conseguenza le persone mature (di cervello) non si scandalizzano più se vedono apparire una tendenza anche bisessuale non necessariamente sessuale, ma un semplice apprezzamento o affetto per una persona dello stesso sesso, sanno che fa parte della istintività raggiunta senza per questo rinnegare o entrare in crisi con l'orientamento sessuale finora avuto. La crisi avviene quando non si è consapevole di questi istinti o spinte e si crede di venir meno all'identità tra mente e corpo quando in realtà è la mente che fa attraverso il corpo un richiamo ad esplorare orizzonte nascosti della propria e naturale psiche.
Se sulla bisessualità pesano molti più tabù riserve e discriminazioni che per la stessa omosessualità è dovuto proprio al livello sì elevato di matura che si richiede per comprendere la sua complessità. Il bisessuale scandalizza di più perché pensano che sia o un perverso che vuole di tutto un po o uno smarrito che non sa cosa vuole, quando in verità è una pienezza e una complementarietà in se stessi se consapevole e consenziente. La bisessualità comunque resta molto latente e coatta in tutte le persone ma a livello di amicizia: l'amico del cuore, la amica con cui fai persino la doccia nuda negli spogliatoi e via dicendo. L'amicizia esorcizza con il suo valore di purezza queste tendenze inconsce che pur essendo naturali e pulite, la società le ha demonizzate e rese tabù.
Per i maschi è più difficile accogliere questa realtà, sia perché hanno paura di venire meno al modello standard di fronte al quale non vogliono che le donne li prendano mai in giro (in questo le donne meno evolute hanno una lacuna: adorano la sensibilità in un uomo ma lo screditano se questa sensibilità è anche affettiva e sessuale nei confronti di altri uomini, lo valutano spesso come una mancanza di mascolinità, sono le tipiche donna che adorano l'uomo bastardo ma poi si lamentano perché le fanno soffrire, perché sono uomini insensibili); dall'altra parte perché gli uomini affrontano il problema con la parte sinistra del cervello che è anche meccanica, fredda, permalosa. Infatti le donne se la vivono loro bisessualità con più complicità perché la parte destra del cervello è empatica, intuitiva, sa cogliere nell'altro l'essenza senza bisogno delle ragioni, ecco perché la mamma capisce tutto con uno sguardo mentre a papà gli si devono sempre spiegare il perché delle cose.
Identità e l'orientamento sessuale
non sempre viaggiano sulle stesse coordinate
Non dobbiamo mai confonde l'identità sessuale con l'orientamento sessuale. Un uomo per esempio può identificarsi perfettamente come eterosessuale con il suo corpo virilmente mascolino e maschile eppure avere degli orientamenti bisessuali, tipo una fantasia con una trans. Oppure una donna perfettamente identificata con il suo corpo da donna femminile eppure avere dei desideri orientati verso tenerezze soft fatte tra solo donne. Oggi non ci sono più riferimenti precisi culturali (come lo era la società eterosessuale per il medioevo o la società bisex per l'antica Grecia. Etero, omo o bisex, ormai la scelta si allarga continuamente, sfuggendo alla vecchia divisione maschio/femmina. Madri e padri si scambiano i ruoli, nella famiglia non esistono più delle divisioni rigide.
Lo stesso Freud lo diceva a suo tempo (allora impensabilmente comprensibile) che la base della sessualità umana è bisessuale, la stessa concezione più sviluppata della religione concepisce Dio maschio e femmina (strano, persino la Bibbia lo dice e la chiesa lo predica, ma razzola .... come ben sappiamo). Dunque la bisessualità non è un omosessualità latente, non è una mancanza di identità etero, non è un indecisione nevrotica, ma è a tutti gli effetti un tipo di orientamento e anche di identità sessuale che ha la sua autonoma dignità comprensione e ragione di essere.














Nessun commento:
Posta un commento